Quando si acquista una casa nuova, arredarla è certamente una delle attività più importanti in quanto significa scegliere mobili e componenti che faranno parte integrante degli ambienti per molto tempo: basti pensare alla scelta del divano, degli armadi, delle sedie, dei tavoli ma non solo. Anche scegliere il colore delle pareti, le luci, la disposizione dei mobili in generale … e uno dei primi step da affrontare quando si deve arredare la propria casa è sicuramente la scelta della pavimentazione delle stanze come per esempio il parquet.
Il parquet, infatti, è al primo posto tra le pavimentazioni più diffuse nel nostro Paese in quanto si tratta di una tipologia di pavimento in legno naturale che conferisce agli ambienti un sensazione di calore e di accoglienza oltre ad essere elegante e sposandosi molto bene con la maggior parte degli arredamenti.
Tipologie di parquet
Il grande successo del parquet come pavimentazione per la propria casa è dovuto al fatto che il legno è un materiale molto versatile e con caratteristiche che lo rendono unico e inconfondibile: basti pensare, per esempio, al fatto che nessun pavimento in parquet è uguale all’altro in quanto le diverse essenze del legno, con venature e colorazioni differenti, lo rendono qualcosa di unico, inimitabile e altamente personalizzabile.
Esistono davvero tantissime tipologie di parquet in commercio tra cui scegliere come per esempio:
- il parquet spazzolato che presenta una superficie piuttosto ruvida, con venature in evidenza dovute al processo di lavorazione finale del legno meglio conosciuto come spazzolatura: grazie a spazzole rotanti studiate appositamente per levigare il legno, vengono asportate le parti più tenere della fibra legnosa, generando in questo modo piccoli rilievi superficiali nelle varie doghe. Con questa particolare lavorazione si ottiene un effetto molto naturale ed esteticamente bello;
- il parquet in legno naturale è quello tradizionale in rovere o in legno massello (oppure in larice, olmo o abete), costituito da assi di legno piene dello spessore di circa 13 mm con dimensioni variabili. Questa tipologia di parquet, diciamo, classica, prevede tempi di posa piuttosto lunghi in quanto occorre installarlo su una pavimentazione completamente asciutta e va rifinito solamente a posa ultimata. Il parquet in legno naturale è molto costoso, rispetto ad altre tipologie di legno;
- il parquet non trattato è, invece, una tipologia di parquet che utilizza legno grezzo che non ha subito alcun tipo di trattamento particolare a posa ultimata;
- il parquet prefinito si caratterizza per essere costituito da più strati sovrapposti dove lo strato superiore generalmente è in legno nobile e lo strato inferiore presenta una tipologia di legno più economica. Questa tipologia di parquet è molto resistente e ha tempi di posa molto più veloci rispetto, per esempio, al parquet in legno tradizionale.
Come lavare bene il parquet in modo efficace
Essendo in legno naturale, per pulire in modo accurato il parquet senza rovinarlo, è necessario prima di tutto evitare di utilizzare detergenti aggressivi che, con i loro principi attivi chimici potrebbero arrivare addirittura a corrodere il legno, oppure a macchiarlo o a scolorirlo danneggiandolo in modo irreversibile. Un altro consiglio utile per pulire il parquet in legno è quello di riempire una bacinella di acqua tiepida (non deve essere né troppo calda, né troppo fredda) con cui poi potrete pulire poi la superficie del pavimento.
Solitamente il parquet in legno va pulito almeno due volte a settimana, con regolarità: prima di lavarlo è necessario aspirare tutta la polvere e lo sporco che tende inesorabilmente a depositarsi sul pavimento quasi ogni giorno utilizzando un panno anti-polvere facilmente reperibile in commercio, poi passare ulteriormente con l’aspirapolvere. A questo punto, per avere un parquet senza aloni, è sufficiente utilizzare un panno morbido in microfibra umidito con l’acqua tiepida che non lascia aloni e pulisce delicatamente l’intera superficie del legno, non necessitando di risciacquo.
Una regola fondamentale è utilizzare un detergente per parquet che sia il più possibile delicato e non aggressivo: è davvero di estrema importanza, per preservare a lungo il vostro pavimento di legno, non usare prodotti che contengono ammoniaca o candeggina e evitare il più possibile i detergenti che producono molta schiuma. Uno dei rimedi vincenti più diffusi per pulire bene il parquet in legno è quello di utilizzare alcol e acqua, versare il composto su uno straccio morbido e pulire cercando di seguire il più possibile le venature del legno. In questo modo si otterrà una pulizia profonda ed efficace del parquet.
Dopo aver passato il panno inumidito sull’intera superficie del parquet è necessario utilizzare un altro panno asciutto di cotone e asciugare la pavimentazione con precisione per evitare così che il legno assorba l’umidità e possa generare dei rigonfiamenti indesiderati.
Come lavare i vari tipi di parquet
A questo punto la domanda può sorgere spontanea: ma come si lavano i vari tipi di parquet? Come accennato in precedenza, esistono molte tipologie di parquet in legno, ognuna con una sua modalità di pulizia. Vediamo insieme di cosa si tratta.
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- Come pulire il parquet opaco e il pavimento in legno naturale: è necessario utilizzare un sapone neutro non schiumogeno oppure vi basterà aggiungere un po’ di alcol nella bacinella di acqua tiepida che userete per pulire il pavimento. È davvero di estrema importanza quando ci si accinge a pulire il parquet opaco o in legno naturale, non esagerare con la quantità di acqua in quanto qualora se ne usasse troppa si correrebbe il rischio di far assorbire troppa acqua al legno e si potrebbero così formare dei rigonfiamenti nel pavimento, pertanto è fondamentale strizzare molto bene il panno in microfibra che userete per pulire il parquet e passarlo in maniera leggera, mai con troppa forza;
- Come pulire il parquet naturale non trattato: essendo il legno un materiale vivo, è necessario pulire le pavimentazioni in legno naturale in maniera molto delicata ed accurata. Per pulire in profondità il parquet naturale non trattato si può scegliere di utilizzare una miscela di acqua e alcol oppure una miscela con all’incirca 20 gocce di succo di limone e 1 dl di olio di oliva. Proprio quest’ultimo ingrediente 100% naturale è davvero molto efficace per nutrire il legno grezzo, non trattato, donandogli luminosità e corposità.
Cosa fare se il parquet è rovinato?
Se il parquet di casa è stato posato già da tempo e utilizzato da diversi anni, può succedere che l’usura e il tempo trascorso abbiano rovinato il parquet che potrebbe presentare segni come graffi, oppure rigonfiamenti o macchie.
Le regole fondamentali per pulire un parquet rovinato sono più o meno le stesse ossia evitare l’utilizzo di detergenti aggressivi che potrebbero rovinare ulteriormente la superficie, usare panni in microfibra e di cotone, ma non solo.
Cercare di tenere una temperatura dell’aria in casa mai al di sopra dei 22 gradi e mai al di sotto dei 15 gradi, riscaldare le stanze in modo graduale cercando di evitare sbalzi termici e installare un deumidificatore, applicare i feltrini di protezione sotto ai mobili per evitare così, quando si spostano, di rigare inutilmente il parquet, cercare di non camminare in casa con le scarpe con il tacco per evitare di segnare ulteriormente un parquet già rovinato e prediligere l’uso di ciabatte morbide.
Almeno una volta al mese passare la cera per pavimenti in legno sull’intera pavimentazione in modo da nutrire a fondo il parquet e renderlo così più lucido e resistente all’usura del tempo.
In conclusione, quindi, si può sottolineare come il parquet in legno sia un vero e proprio elemento di arredo della casa e, come tale, va curato nel corso del tempo dedicandovi almeno qualche ora settimana per pulirlo in modo preciso e con i prodotti giusti in modo che possa preservare intatte le sue caratteristiche e il suo splendore, restando luminoso a lungo.