Settore in crescita quello delle porte in Italia, il quale ha visto negli ultimi anni un trend in positivo, con un aumento generale di fatturato stabile all’1,8% annuo, con il picco dello scorso anno al 4,2%.
Un mercato indubbiamente in difficoltà nel nostro paese, che ha visto competitors stranieri dall’est Europa insinuarsi facilmente e riuscire a sfilare molte vendite alle piccole aziende nostrane. Ma quali sono i modelli più di tendenza? E perchè gli italiani faticano a mantenere il loro posto nel mercato delle porte?
Poca formazione professionale
Il primo punto che vede il mercato crescere a piccoli passi, è quello relativo alla formazione professionale delle piccole aziende che si occupano di porte. Spesso con poco capitale attivo, queste realtà al confine fra l’artigianale e l’industriale si trovano spesso con investimenti realizzati nell’innovazione e, soprattutto, nel marketing pressoché nulli, al punto da contare appena il 5% d’investimento in alcune aziende.
Molte di queste attività sono persino prive di siti web, elemento fondamentale affinché i clienti possano visionare i modelli, controllare i prezzi e fare richieste particolari, oltre al semplice fatto di essere un modo molto più semplice di pubblicizzarsi sul web, avere un sito di riferimento.
L’altro parametro critico è l’innovazione: spesso e volentieri le tecnologie vengono sviluppate molto lentamente, non viene investito abbastanza nella ricerca di nuove soluzioni e si tende sempre a proporre le stesse scelte limitate ai clienti. Le aziende che riescono a trarre di più dalla propria attività sono infatti quelle che investono sull’innovazione della propria gamma e sul marketing, sull’establishment del proprio brand, il quale andrà a consolidarsi nelle menti dei clienti come prima scelta quando si deve avere a che fare con porte (e spesso infissi).
La richiesta del mercato
Proprio riguardo l’innovazione, è ormai evidente che vi siano dei trend molto innovativi, spesso portati dalla ripartizione delle planimetrie delle abitazioni. L’aumento di monolocali e spazi da ottimizzare, ha portato alla richiesta di soluzioni atte a ridurre il più possibile l’ingombro di una porta, arrivando all’attuale domanda di porte scorrevoli in noce o larice, installabili al posto delle più ingombranti e spesso poco utili porte battenti tradizionali.
Altra richiesta di tendenza è la necessità di avere dei trattamenti particolari sulle superfici delle porte: antitarlo e impermeabilità sono le prime della lista, ma ci sono anche soluzioni per la sicurezza più profonda con sistemi di autoestinguimento e persino maniglie studiate appositamente per non essere aperte da animali domestici e bambini piccoli.
Queste richieste arrivano comunque in concomitanza con la ricerca di design estetici minimalisti, con colori pastello e tonalità leggere, tendenti spesso al bianco o a tinte sbiancate. I materiali sono anche in corso di modifica: rovere, larice, noce battono di gran lunga abete e palissandro, quest’ultimo materiale preferito per strutture scorrevoli, probabilmente per via del suo peso ridotto.
Tendenze che devono necessariamente seguire le nuove direzioni intraprese dal mercato immobiliare, ormai prono in materiale totalizzante all’open space, a soluzioni di eleganza dove la porta deve sì separare le zone, ma essere elemento di design come ogni altra parte della casa: la porta diventa non più semplice apertura nel muro da aprire e chiudere, ma decoro della parete, di cui spesso fa continuazione cromatica, per ridurre al minimo l’impatto sull’aspetto sommario della stanza.
Cala, ma non si annulla, la richiesta di porte a soffietto, trainate probabilmente dalla divisione “parziale” degli spazi open space, con piccoli ripostigli o altre zone secondarie.
In conclusione
Il mercato delle porte nel nostro paese deve riuscire a svecchiarsi dai modelli tradizionali di vendere e, in parte, pare stare riuscendo nella propria impresa. Ormai molte aziende hanno i propri prodotti consultabili online, completi d’informazioni e schemi per l’installazione, così da dare subito un’idea generale ai clienti interessati sulle misure finali del proprio progetto e indirizzarsi subito sul modello più giusto.
Il futuro, quindi, riserva al settore sfide importanti, ma è chiaro che sarà possibile affrontarle solo con il giusto approccio, il quale coinvolge innovazione sia tecnica, che di tattica pubblicitaria.